Riferimento alla norma attuale, che sarà aggiornata dalla versione 2017-Parte 1
CAMPO DI APPLICAZIONE
Taratura statica di attrezzi dinamometrici manuali utilizzati per il serraggio controllato.
Gli attrezzi dinamometrici oggetto della norma sono quelli indicati nell’elenco di classificazione seguente, in particolare chiavi con quadrante indicatore e chiavi a disinnesto.
Classificazione
Tipo I: Attrezzi dinamometrici con indicatore
• Classe A: chiave, barra di torsione o di flessione
• Classe B: chiave, corpo rigido, con scala o quadrante o lettura digitale
• Classe C: chiave, corpo rigido e misurazione elettronica
• Classe D: giravite, con scala o quadrante o lettura digitale
• Classe E: giravite, con misurazione elettronica
Tipo II: Attrezzi dinamometrici con preregolazione
• Classe A: chiave, regolabile, graduata o con lettura digitale
• Classe B: chiave, a coppia fissa
• Classe C: chiave, regolabile non graduata
• Classe D: giravite, regolabile, graduato o con lettura digitale
• Classe E: giravite, a coppia fissa
• Classe F: giravite, regolabile non graduato
• Classe G: chiave, barra di flessione regolabile, graduata
Requisiti
• L’incertezza di misura del dispositivo di taratura deve essere inferiore a ±1% del valore indicato
• Gli attrezzi dinamometrici di Tipo I devono essere sottoposti a carico sul dispositivo di taratura con forza crescente fino a quando l’attrezzo dinamometrico indica il rispettivo valore di coppia
• Gli attrezzi dinamometrici con preregolazione di Tipo II devono essere sottoposti a carico sul dispositivo di taratura con forza crescente fino a circa l’80% del rispettivo valore di coppia prefissato. A partire dal valore dell’80% fino al valore della coppia prefissata finale, il carico deve essere applicato lentamente e uniformemente durante un periodo compreso tra 0,5 s e 4 s
Orientamento del dispositivo di taratura
• Indicazioni sull’orientamento in funzione dell’asse di taratura
Prima della taratura si deve garantire che:
• Per attrezzi dinamometrici con indicatore, Tipo I: prima delle prove sia stato eseguito un precarico fino al valore massimo nella direzione operativa da sottoporre a prova e dopo il rilascio del carico, la lancetta o l’indicazione elettronica sia stata regolata sullo “0”. Per le prove in qualunque altra direzione operativa, si deve ripetere questo procedimento
• Per gli attrezzi dinamometrici con preregolazione, Tipo II: prima delle prove siano stati eseguiti cinque carichi e rilasci senza misurazione al valore massimo (capacità nominale dell’attrezzo dinamometrico) nella direzione operativa da sottoporre a prova. Per le prove in qualunque altra direzione operativa, si deve ripetere questo procedimento
• La forza di azionamento sia applicata al centro dell’impugnatura o in corrispondenza della linea indicante il punto di applicazione del carico
• Per giraviti dinamometrici o chiavi dinamometriche con manico a T la forza sia applicata entro i limiti indicati nella seguente figura:
Sequenza di taratura
• Gli attrezzi dinamometrici devono essere sottoposti a prova dapprima al 20%, poi a circa il 60% e al 100% del valore massimo della coppia (oppure al valore nominale/fissato per attrezzi di Tipo II, Classi B ed E).
• Se sull’attrezzo dinamometrico non è indicato il 20% del valore massimo della coppia, lo scostamento ammissibile deve essere determinato al valore di coppia più basso indicato sulla scala.
• In ogni direzione operativa, il numero delle misurazioni deve essere il seguente:
• Tipo I, tutte le classi 5: volte in successione per ogni punto di misurazione;
• Tipo II, Classi A, D e G: 5 volte in successione per ogni punto di misura;
• Tipo II, Classi B ed E: 5 volte al valore nominale/fissato;
• Tipo II, Classi C e F: 10 volte in successione per ogni punto di misurazione.
• Tutte le letture devono rientrare entro le tolleranze massime indicate nelle tabelle seguenti e devono essere registrate.
Scostamenti ammissibili
• Attrezzi Tipo I:
• Attrezzi Tipo II, classi A, B, D, E, G
• Attrezzi Tipo II, classi C e F
Valutazione degli scostamenti
• La valutazione dello scostamento deve essere eseguita con la formula seguente:
dove:
• As(%) è lo scostamento calcolato dell’attrezzo dinamometrico;
• xa è il valore indicato dell’attrezzo dinamometrico;
• xr è il valore di riferimento (determinato dal dispositivo di taratura).
Marcatura
• Gli attrezzi dinamometrici devono portare indicato in modo permanente e leggibile le seguenti informazioni:
• a) il valore massimo della coppia;
• b) l’unità di misura;
• c) il senso di funzionamento (per attrezzi in grado di operare in un solo senso);
• d) nome, marchio del fabbricante (o fornitore responsabile);
• e) laddove accompagnato da un certificato di taratura, l’attrezzo dinamometrico deve avere un numero seriale o di identificazione. Se necessario, un numero di identificazione deve essere assegnato dal laboratorio di taratura.
Periodo di validità
• Se l’utilizzatore non utilizza un procedimento di controllo, per l’intervallo di ritaratura può essere adottato come valore assegnato un periodo di 12 mesi o di circa 5 000 cicli
• Per la prima ritaratura il periodo di validità inizia con il primo impiego dell’attrezzo dinamometrico da parte dell’utilizzatore.
• L’attrezzo deve essere nuovamente tarato se:
– ha subito un sovraccarico
– dopo eventuali manutenzioni correttive
– dopo un uso improprio
– in caso di dubbi sui risultati di misura
• La nuova norma ISO 6789: 2017 che andrà a sostituire la precedente edizione 2003, è in due parti:
• La nuova norma, ad oggi (04/2018) non è ancora stata pubblicata tradotta in italiano o adottata dalla UNI.
• In buona sostanza la parte I della nuova norma segue l’attuale norma e si riferisce a una dichiarazione di conformità con gli attuali metodi e limiti
• La parte II della nuova norma, pur mantenendo i punti di verifica al 20 – 60 – 100% della capacità, definisce i metodi da seguire per calcolare l’incertezza della chiave dinamometrica, sulla falsariga delle equazioni adottate da DIN-DKD, ma con un numero di test molto elevato.